di Gianluca Ferrari
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Giuseppe Recco, napoletano “caballero di calatrava” sontuoso pittore barocco di fiori pesci e dolciumi. Non sarà un semplice “fiorante” ma una delle personalità più importanti nel panorama degli specialisti in “nature morte” del Seicento raggiungendo un notevole successo anche in Spagna.
Pittore di “figure di qualsevoglia sorte”, dotato di una tecniche eccelsa in grado di padroneggiare qualsiasi “soggetto di cucina e selvaggina ” con un'abilità tale che, leggenda vuole, sia stato in grado di provocare addirittura un aborto per la voglia di dolciumi di una donna gravida “encantada” da “cose dolci” dipinte in una sua tela.
Notevoli le sue committenze , in particolare della nobiltà spagnola e napoletana prima, poi della borghesia sorta sulle ceneri della rivoluzione di Masaniello e dei fetori della fatidica peste del 1656 , che stranamente sarà fatale per un ‘intera generazione di artisti, ma non per gli specialisti di nature morte che superarono indenni il morbo.
Nonostante ciò Il prestigioso pittore “del Marchese del los Velez” non mancherà l’appuntamento con “l’eterna” il 29 maggio 1695 morendo febbricitante sulla spiaggia di Alicante.
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